L’idea di scrivere queste riflessioni è nata dopo aver partecipato ad un lavoro di mesi presso la scuola del Diamond Approach di A.H. Almaas e Karen Johnson, chiamato “Human Instincts on the Inner Journey”, Istinti Umani nel Viaggio Interiore. Tale seminario è stato pensato per dare una risposta organica alla necessità dei meditatori di comprendere e gestire quella parte istintuale che, soprattutto per via del condizionamento religioso, viene spesso vissuta come incompatibile con il percorso meditativo. Il Diamond Approach, pur non annoverando pratiche sessuali, si configura come un percorso tantrico per via di quella che viene chiamata “trascendenza inclusiva”, che nasce dal mettere in relazione la spinta all’autorealizzazione mistica con quella istintiva, il terreno trascendente e la vita di tutti i giorni. Nel processo evolutivo del bambino non c’è una vera differenza tra l’aspetto di sopravvivenza e quello emozionale: le prime relazioni scolpiscono gli schemi neuronali in modi che sarà difficilissimo modificare in seguito. Quest’ultimi incideranno profondamente su tutte le dinamiche di vita del praticante ed interessano in particolare chi medita facendo una vita tradizionale e mondana, al di fuori di comunità appartate dedite solo a pratiche spirituali. Il moderno mondo della meditazione, pur correndo il rischio di essere medicalizzato […]
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Cominciamo citando l’opportuna definizione di Bonnie Greenwell, che descrive Kundalini come l’aspetto energetico del risveglio spirituale. Kundalini è un termine sanscrito che identifica il sorgere di energia e consapevolezza lungo la spina dorsale. Questa forza normalmente giace addormentata alla base della schiena ed è la fonte della spinta vitale. Può risalire spontaneamente, a seguito di pratiche meditative o dello yoga, oppure per trasmissione diretta. Il suo risveglio provoca un vasto spettro di fenomeni, come scuotimenti fisici, vibrazioni, movimenti spontanei, visioni e molti altri fenomeni ed è seguito generalmente da cambiamenti di vita. Tende a dissolvere vecchie prospettive, limitazioni, schemi comportamentali e le illusioni del Sé separato. Si tratta di un potenziale umano che tuttavia può anche non risvegliarsi mai. Nel discorso pubblico in merito al risveglio di Kundalini viene promossa moltissima paura, in parte giustificata, in parte no. Se alcuni che ne hanno subito la risalita in modo involontario raccontano di sintomi fisici e mentali invalidanti, c’è poi tutta una serie di persone che hanno avuto esperienze di attivazione sicuramente dirompenti, ma non distruttive. In questo articolo cerchiamo di capire i motivi che potrebbero creare questa differenza nel vissuto. L’energia, seguendo la mappa del corpo umano, è stata divisa tradizionalmente […]
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